Il victim blaming è un fenomeno sociale in cui le vittime di un crimine, di una violenza o di un abuso vengono biasimate o accusate di essere responsabili degli atti subiti, anziché colpevolizzare l’aggressore o il colpevole. Questo può avvenire attraverso commenti, comportamenti o atteggiamenti che implicano che la vittima abbia contribuito in qualche modo agli eventi negativi subiti.
Ad esempio, nel caso di un’aggressione sessuale, il victim blaming potrebbe manifestarsi attraverso affermazioni del tipo “Se non avessi indossato quella gonna così corta, non ti sarebbe successo nulla” o “Perché eri da sola a quell’ora tarda?”. Questi commenti trasferiscono la responsabilità dalla persona che ha commesso l’aggressione alla vittima stessa, invalidando le sue esperienze e provocando ulteriori danni psicologici.
Se ti trovi vittima di victim blaming, è importante sapere che non sei responsabile per gli atti subiti e che nessuno ha il diritto di giudicarti per ciò che è successo. Ecco alcuni passi che puoi seguire:
NON SEI COLPEVOLE: È fondamentale capire che nessuna persona merita di subire violenze o abusi, indipendentemente dalle circostanze.
CERCA AIUTO E SUPPORTO Parla con amici fidati, familiari o professionisti del settore che possano sostenerti e ascoltarti senza giudizio.
EVITALI Se incontri persone o ambienti che praticano il victim blaming, cerca di allontanartene e proteggerti dall’impatto negativo che possono avere su di te.
CONTATTA LE AUTORITA’ Se necessario, contatta le autorità competenti o le organizzazioni di supporto per ricevere assistenza legale, psicologica o altro tipo di aiuto.
FAI SENTIRE LA TUA VOCE Parla della tua esperienza se ti senti a tuo agio farlo, contribuendo a sensibilizzare gli altri sulle implicazioni dannose del victim blaming.
Ricorda che il victim blaming è un comportamento dannoso e sbagliato, e nessuno dovrebbe mai sentirsi giudicato o biasimato per gli eventi negativi che ha subito.